Conferenza internazionale

23-25 maggio 2019

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo – ITALIA

La vita ha una dignità? Quale è il suo senso? Come essere felici? A queste e a molte altre domande ha incessantemente provato a rispondere la filosofa del Limerick, Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe. Donna arguta e perspicace, moglie del filosofo e logico Peter Geach, madre di sette figli, allieva di Ludwig Wittgenstein e discussant di C.S. Lewis, Anscombe ha scritto di etica, bioetica, politica, religione, storia della filosofia, filosofia della mente e molto altro ancora. Il suo pensiero è originale e torna a essere di estrema attualità. Una filosofa che amava mirare al sodo, lucida nelle tesi e lontana da vuote teoresi, e che si è interrogata sul mistero dell’essere umano e della sua “fioritura”. Il concetto di flourishing prevale in molti dei suoi scritti, quasi fosse una nota costante della sua narrazione e ricercare filosofico. Affezionata al pensiero aristotelico-tomista che non trascura il fine di un’azione, Anscombe si è fatta promotrice del nuovo filone filosofico della Virtue Ethics e torna oggi, a 100 anni dalla sua nascita, a parlare alla società multiculturale, multireligiosa e multietnica, senza trascurare però in alcun modo la tradizione e la storia che ha fatto il pensiero dell’Occidente.

*****

 

 

Clicca QUI per il download gratuito della locandina.